I più bei brani di Satie da suonare al pianoforte
Scopri 10 dei brani più incantevoli di Erik Satie da suonare al pianoforte. Oltre ai suoi celebri pezzi, le Gnossiennes e le Gymnopédies, troverai anche altri due gioielli brevi ma stupendi. Grazie all'app Tomplay, potrai approfittare di funzioni utili come la diteggiatura e la possibilità di modificare il tempo o aggiungere annotazioni sugli spartiti, facilitandoti nell'apprendimento di questi capolavori..
Erik Satie, nato in Normandia nel 1866, è uno dei compositori francesi più intriganti. A soli 12 anni, si trasferì a Parigi per vivere con suo padre e la nuova moglie, una professoressa di pianoforte, che gli insegnò le basi dello strumento e lo iscrisse al Conservatorio Nazionale. Può sembrare sorprendente, ma durante i suoi primi anni al conservatorio, Satie fu etichettato dal suo insegnante come "lo studente più pigro"! Nonostante questa reputazione poco lusinghiera lo perseguì per anni, non gli impedì di laurearsi in seguito come primo della sua classe!
Oltre alle sue indubbie capacità musicali, Erik Satie era famoso per la sua personalità eccentrica e decisamente unica. Immagina un po': seguiva una dieta composta esclusivamente da cibi bianchi e possedeva una vasta collezione di ombrelli. Questa sua stravaganza traspare chiaramente nella sua musica, che si distingue per il suo stile strano e meraviglioso. Dai un'occhiata alla nostra collezione per scoprire la magia delle sue composizioni.
Le Gnossiennes
Le Gnossiennes di Erik Satie sono una serie di sei pezzi per pianoforte che si distinguono nettamente nel panorama musicale. Satie coniò proprio il termine "gnossienne" per descrivere un genere musicale del tutto nuovo e diverso da qualsiasi altro stile dell'epoca. Verso la fine del XIX secolo, in piena epoca romantica — un periodo caratterizzato da passione, energia, espressione e dramma — le Gnossiennes si presentano come una vera e propria rottura, proponendo un approccio completamente diverso alla musica.
Le prime tre Gnossiennes di Erik Satie furono pubblicate nel 1893, mentre le ultime tre vedranno la luce solo nel 1968, ben dopo la morte del compositore. È particolarmente affascinante notare come le prime tre Gnossiennes siano state scritte senza indicazioni di tempo né di battuta, ovvero in tempo libero. Anche la Gnossienne n.4 segue questo stile libero, mentre la Gnossienne n.5 adotta un approccio più convenzionale, con una firma di tempo e linee di battuta ben definite.
Ognuna delle Gnossiennes si distingue come un pezzo breve e carico di atmosfera, lasciando ampio spazio all'interpretazione. Questo aspetto rende l'esecuzione sia affascinante che complessa per i pianisti, invitandoli a un'esplorazione profonda e personale della musica di Satie.
1. Gnossienne No. 1
▶️️ Suona la Gnossienne n.1 per pianoforte solista
Questo primo pezzo, contrassegnato dalla dicitura "lent", consiste fondamentalmente in una serie di accordi ripetuti con una semplice melodia sovrapposta. Tuttavia, non lasciarti ingannare dalla sua apparente semplicità. È proprio la semplicità delle composizioni di Satie a renderle così straordinarie e sfidanti. Un altro aspetto impegnativo di questo brano è la pedalata. Trovare il giusto equilibrio tra un uso efficace del pedale e l'evitare un suono troppo carico richiede una buona dose di pratica.
Per facilitarti nell'apprendimento della Gnossienne n.1, TomPlay offre numerose funzionalità molto utili, come la diteggiatura e la possibilità di scrivere annotazioni sulla partitura. Questi strumenti possono davvero fare la differenza nello studio del pezzo.
2. Gnossienne No. 2
▶️️ Suona la Gnossienne n.2 per pianoforte solista
"Avec étonnement" (con stupore) è il segno distintivo di questa seconda Gnossienne. Questa espressione può essere interpretata in vari modi, ma ascoltando la registrazione per pianoforte su Tomplay, si può cogliere la logica di Satie. Seguendo le serie di terzine, la progressione degli accordi prende una direzione inaspettata, sorprendendo chi ascolta.
Ascolta la registrazione della Gnossienne n. 2 su Tomplay.
3. Gnossienne No. 3
▶️️ Suona la Gnossienne n.3 per pianoforte solista
Come il primo brano, anche la terza Gnossienne porta il segno della personalità eccentrica di Satie, arricchita da marcature particolarmente singolari. Frasi come "Conseillez vous soigneusement" (consigliatevi con attenzione) e "de manière à obtenir un creux" (in modo da ottenere un buco), insieme a molti altri indicatori stravagantemente non convenzionali, popolano questo pezzo. Queste istruzioni aprono un interessante dibattito su come debbano essere interpretate al pianoforte.
Forse il fatto che questo brano presenti una struttura più definita, nonostante sia scritto in tempo libero, aiuta a equilibrare le sue insolite indicazioni. In ogni caso, questa composizione è semplicemente splendida e merita tutta la nostra attenzione e amore.
Dai un'occhiata agli spartiti della Gnossienne n.3 sull'app Tomplay.
4. Gnossienne No. 4
▶️️ Suona la Gnossienne n.4 per pianoforte solista
Senza dubbio, noterai una netta differenza tra la Gnossienne n.4 e i primi tre pezzi. Gli accordi ripetuti e la melodia inquietante hanno lasciato il posto a un accompagnamento fluido e bellissimo per la mano sinistra, mentre la mano destra intreccia un'eterea melodia che si snoda tra gli intervalli.
La diteggiatura gioca un ruolo cruciale in questo brano, ed è per questo che è stata inclusa nell'app Tomplay. Puoi anche utilizzare la funzione di annotazione per evidenziare quegli insidiosi bemolli, diesis e naturali. Lo spartito della Gnossienne n.4 è classificato come di livello intermedio, rendendolo una transizione gradevole dopo le prime tre Gnossiennes, che sono considerate di livello facile-intermedio.
5. Gnossienne No. 5
▶️️ Suona la Gnossienne n.5 per pianoforte solista
Ultima ma non meno affascinante è la Gnossienne n.5, completa di tempo e misure ben definite! È fondamentale prendersi il tempo necessario per approcciare questo pezzo, perché il suo ritmo incalzante può davvero farvi girare la testa. Si distingue dalle altre Gnossiennes perché è leggermente più veloce, moderato, più strutturato e con un accento più marcato sul tempo in levare.
Prova a suonare la Gnossienne n.5 sull'app TomPlay e non esitare a modificare il tempo, se necessario, per prendere confidenza con il ritmo.
6. Menus propos enfantins – No. 2 Ce que dit la petite princesse des tulipes
▶️️ Suona Menus propos enfantins - n.2 Ce que dit la petite princesse des tulipes per pianoforte solista
Ultima ma non meno affascinante è la Gnossienne n.5, completa di tempo e misure ben definite! È fondamentale prendersi il tempo necessario per approcciare questo pezzo, perché il suo ritmo incalzante può davvero farvi girare la testa. Si distingue dalle altre Gnossiennes perché è leggermente più veloce, moderato, più strutturato e con un accento più marcato sul tempo in levare.
Prova a suonare la Gnossienne n.5 sull'app TomPlay e non esitare a modificare il tempo, se necessario, per prendere confidenza con il ritmo.
Le Gymnopédies
Le Gymnopédies di Erik Satie, composte per pianoforte solo, sono forse i suoi pezzi più celebri. Queste tre brevi opere, scritte nel 1888 ma pubblicate solo agli albori del XX secolo, condividono un'atmosfera e uno stile simili, caratterizzati da una serenità e una calma profonde.
Il grande amico di Satie, Claude Debussy, contribuì alla loro popolarità arrangiando per orchestra la prima e la terza Gymnopédie, aiutando così a diffondere non solo questi brani ma anche la fama di Satie stesso.
I tre pezzi presentano un tema comune: tutti hanno una misura di tempo in ¾ e sono segnati come 'lente', anche se ciascuno di essi varia leggermente in termini di dinamica e espressione. Andiamo a scoprire più dettagli.
Trova qui la collezione di tutte le Tre Gymnopédies.
7. Gymnopédie No. 1
▶️️Esecuzione della Gymnopédie n.1 per pianoforte solista
La prima Gymnopédie di Satie è di gran lunga la più famosa, ed è possibile riconoscerla in innumerevoli film, serie TV e documentari, perfino ne I Simpson!
Il suo titolo, "Lent et douloureux" (lentamente e dolorosamente), potrebbe non evocare subito l'idea di relax, ma il movimento lento della mano sinistra che alterna due semplici note crea un effetto incredibilmente meditativo. Anche quando la melodia passa a una tonalità minore, l'incanto di questo splendido brano non viene minimamente scalfito.
Esplora lo spartito TomPlay della Gymnopédie n.1, con diteggiatura inclusa.
8. Gymnopédie n.2
▶️️ Esecuzione della Gymnopédie n.2 per pianoforte solista
La prima Gymnopédie di Satie è di gran lunga la più famosa, ed è possibile riconoscerla in innumerevoli film, serie TV e documentari, perfino ne I Simpson!
Il suo titolo, "Lent et douloureux" (lentamente e dolorosamente), potrebbe non evocare subito l'idea di relax, ma il movimento lento della mano sinistra che alterna due semplici note crea un effetto incredibilmente meditativo. Anche quando la melodia passa a una tonalità minore, l'incanto di questo splendido brano non viene minimamente scalfito.
Esplora lo spartito TomPlay della Gymnopédie n.1, con diteggiatura inclusa.
9. Gymnopédie n.3
▶️️ Esecuzione della Gymnopédie n.3 per pianoforte solista
La Gymnopédie finale, contrassegnata come "lent et grave" (lenta e grave), offre un modo davvero rilassante per concludere questa incantevole serie di composizioni. La sfida principale di questo pezzo è mantenere il suo ritmo lento; è facile lasciarsi tentare dall'accelerare. Fai attenzione a enfatizzare la melodia della mano destra e a esprimere appieno le emozioni del brano.
Puoi trovare lo spartito della Gymnopédie n.3 con la diteggiatura nell'app Tomplay.
10. Je te veux
▶️️ Suona lo spartito di Je te veux (Satie)
L'ultimo pezzo di questa collezione di spartiti di Satie è "Je Te Veux" (in italiano: “Ti voglio"), un incantevole valzer in levare. Satie compose questo brano sulle parole del suo amico Henry Pacory e lo dedicò a Paulette Darty, una cantante che occasionalmente lo accompagnava al pianoforte. Il testo, di natura erotica, si riflette nella vivacità giocosa della musica.
Questo brano presenta diverse sfide tecniche. Innanzitutto, una parte della melodia è suonata in ottave, una tecnica che richiede tempo e pratica per essere padroneggiata. Inoltre, come tipico dei valzer, può essere complicato imparare a bilanciare le seconde e terze battute di ogni misura in modo che non sovrastino o eclissino la melodia principale. Tuttavia, investire tempo nell'apprendere questo bellissimo pezzo è estremamente gratificante e ti aiuterà sicuramente a progredire nella tua tecnica pianistica.
Lo spartito, con diteggiatura, di Je te veux è disponibile nell'app TomPlay. Ricorda che puoi cambiare il tempo per esercitarti con entrambe le mani.
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